Ionizzatori

underline-wave.png

Non è un tradizionale depuratore d’acqua ma qualcosa di più… Scegli il PH dell’acqua che preferisci.

Le tipologie

underline-wave.png

IONIZZATORE ELITE HI-999T

IONIZZATORE UCE

IONIZZATORE YT-ACE

Quale ionizzatore scegliere

underline-wave.png

Esistono in commercio tanti tipi di ionizzatori di acqua, tra cui è difficile scegliere, se non si conoscono i principi su cui si basa questa tecnologia.

In questo articolo, cercherò di fare un po’ di chiarezza.

Innanzitutto uno ionizzatore di acqua non è un tradizionale depuratore ma qualcosa di più complesso: una macchina in grado di compiere l’elettrolisi dell’acqua per modificarne la sua struttura e quindi il suo pH ed il suo ORP (potenziale di ossidoriduzione), dopo averla depurata.

L’elettrolisi è un processo che modifica la struttura dell’acqua con l’utilizzo della corrente elettrica, generando acqua alcalina ed acqua acida: all’interno dello ionizzatore ci sono infatti delle camere elettrolitiche che funzionano come delle batterie, con un polo positivo ed uno negativo.

In base alla funzione che si seleziona, la corrente immessa avrà una potenza diversa.

L’acqua alcalina è caratterizzata da un pH superiore a 7 mentre l’acqua acida da un pH inferiore a 7. L’acqua neutra invece ha un pH pari a 7.

Per capire la differenza a livello nutrizionale in termini di pH, alcune bevande molto acide sono il vino o le bibite, cibi molto acidi sono la carne ed i formaggi mentre tante verdure crude sono alcaline oppure hanno un effetto alcalinizzante sul nostro organismo.

L’acqua può avere un pH diverso a seconda dei minerali in essa contenuti, in base alla temperatura e ad altre variabili. Con uno ionizzatore se ne può andare a forzare il valore, mediante la ionizzazione.

Come tutti sappiamo, l’acqua è formata da due atomi di idrogeno ed uno di ossigeno.

La ionizzazione consiste nello spezzare le molecole in ioni H+​ e ioni OH-​ ​attraverso degli elettrodi con cariche opposte ai due estremi. L’acqua con una maggiore concentrazione di ioni H+​ è acida, quella con una maggiore concentrazione di ioni OH-​ ​è alcalina e ricca di elettroni.

Come funziona?

underline-wave.png

Il processo è semplicissimo: l’acqua del rubinetto passa all’interno dei filtri dello ionizzatore e quindi all’interno delle camere elettrolitiche con gli elettrodi che separano i minerali con carica negativa attratti al polo positivo, disciolti nell’acqua alcalina che fuoriesce dall’erogatore dello ionizzatore, dai minerali positivi attratti dal polo negativo disciolti nell’acqua acida, che fuoriesce dal drenaggio.

Maggiore è la superficie in cui avviene l’elettrolisi (numero degli elettrodi o camere elettrolitiche), migliore sarà la performance in termini di pH e ORP, quindi più sono gli elettrodi e più la macchina è performante, cioè si riuscirà ad ottenere un pH che può arrivare ad oltre 11 e un ORP oltre -500 mV.

I nostri ionizzatori sono a 9 oppure 11 elettrodi con pareti a nido d’ape; in commercio ne esistono anche con solo 5 e 7 elettrodi. Le pareti a nido d’ape se fossero distese come un foglio, a parità di numero di elettrodi, producono una superficie di ionizzazione nettamente superiore rispetto a quelle lisce.

In realtà per il consumo umano un pH intorno a 9 o 9,5 non va superato. Un pH superiore a 11 è ottimale per togliere macchie di unto dai tessuti ed in generale come sgrassatore naturale.

Il potenziale di ossidoriduzione (ORP) è l’altro valore da tenere in considerazione nella scelta di uno ionizzatore di acqua perché è un indicatore degli ioni negativi disciolti in acqua. Più il valore è negativo più sono gli ioni negativi e meglio è. La quantità di elettroni disciolti ovviamente dipende dallo stesso principio esposto sopra.

Perciò è consigliabile uno ionizzatore con il maggior numero di piastre.

L’acqua che esce dal rubinetto, senza passare attraverso uno ionizzatore invece ha sempre un valore positivo, quindi è ossidativa.

Con il processo di ionizzazione dell’acqua si ottiene anche un altro risultato molto interessante, in termini di idratazione. In genere le molecole di acqua si trovano raggruppate in cluster molto numerosi. Dopo l’elettrolisi invece questi cluster diventano più piccoli. In questo modo l’acqua riesce a superare più facilmente le “barriere”. Un esempio sono le bustine di the: se ne mettiamo una bustina in acqua fredda del

rubinetto, l’acqua si colora molto poco e soprattutto molto lentamente mentre se la mettiamo in acqua fredda ionizzata diffonde subito il colore. Questo significa che l’acqua così trattata penetra più facilmente anche nei tessuti, pulendo più in profondità e idratando maggiormente.

Esistono ionizzatori da 9 o 11 elettrodi, da banco o sottolavello, digitali e semplicissimi da usare, caratterizzati da un design all’avanguardia, un ottimo complemento di arredo per la cucina, caratterizzato da un elevato valore aggiunto in termini di benessere e comodità.

Rimaniamo in contatto

Scrivici per ulteriori informazioni
Copyright © 2023 Media Service Italia SEO & Web Design by Media Service Italia. Hosted by Media Hosting Italia